I Disturbi dell’espressione del linguaggio sono caratterizzati da uno sviluppo
inferiore del linguaggio rispetto alla norma e precisamente da difficoltà ad imparare parole nuove, nell’uso di determinati vocaboli, nelle congiunzioni dei verbi, nella produzione di frasi complesse, linguaggio limitato sul piano quantitativo, errori nell'utilizzare determinate parole, frasi molto corte e poco variegate, utilizzo limitato o grossolano di strutture grammaticali semplici, omissioni di parti importanti della frase, uso di parole in ordine insolito
Il disturbo, che appare più frequente nei maschi in età prescolare, può favorire degli effetti negativi sulle situazioni sociali, sulle prestazioni scolastiche e, dunque, sull’autostima e l’autoefficacia del bambino/ragazzo, fino alla depressione nei casi più gravi. Inoltre, in alcune situazioni, al disturbo si associano disturbi dell’apprendimento, difficoltà di attenzione, crisi di rabbia, enuresi, scarso rispetto delle regole, etc.
Il disturbo dell’espressione del linguaggio può essere acquisito, per cui la compromissione è legata a fattori neurologici seguenti un periodo di sviluppo normale, oppure il bambino può iniziare a parlare in ritardo e sviluppa competenze linguistiche in maniera lenta rispetto alla media.
Tra le cause principali alcuni fattori genetici predisponenti, la presenza di lievi danni celebrali o ritardi di maturazione. Sono stati valutati anche dei fattori psicologici che possono incidere sulle cause e sul mantenimento del disturbo.
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