COMPITI ESTIVI : ISTRUZIONI PER L'USO


Compiti estivi, istruzioni per l'uso: "Incominciate ad agosto. Prima i ragazzi devono riposare"

Le vacanze sono arrivate e dopo un anno di lavoro i bambini sono stanchi. I consigli della Società italiana di pediatria preventiva sociale per affrontare questo periodo senza ansia


LE VACANZE scolastiche sono già incominciate. Sempre più spesso si trasformano in un incubo per genitori e bambini. Colpa della stanchezza e dello stress accumulatosi nel corso dell'anno, ma anche dei tanti compiti che i maestri assegnano ai piccoli per il periodo di chiusura delle scuole. Mamme e papà non sanno come comportarsi. Come e quando mettere il bambino davanti al suo dovere di scolaro? E così si ricorre al pediatra per chiedere suggerimenti e consigli. 
Gestire il tempo libero. "Genitori allarmati, preoccupati e super-stressati perché non sanno come comportarsi con il loro bambino che vedono stanco, provato dalle fatiche scolastiche e che meriterebbe il giusto riposo  -  spiega Leo Venturelli, pediatra di famiglia della Asl di Bergamo, responsabile per l'educazione alla salute e per la comunicazione della Sipps, la Società italiana di pediatria preventiva sociale, - ma al tempo stesso costretto a mettersi a studiare anche durante la pausa estiva per non perdere le nozioni acquisite. Oggi i genitori nella loro ansia di non voler sbagliare, tendono a medicalizzare anche il problema dei compiti, e noi pediatri oltre a preoccuparci della salute globale del bambino, dobbiamo trasformarci in psicologi per aiutare la coppia a gestire il tempo libero dei figli". 
Genitori che non decidono. Genitori di oggi, più ansiosi e meno propensi ad assumersi le responsabilità di una scelta di comportamento banale persino come quella dei compiti estivi, in cerca di sicurezza e di certezze, quasi che l'esperto possa assumersi l'incombenza di dover decidere per loro. I pediatri ribadiscono che le vacanze estive sono un periodo estremamente importante per la salute dei più piccoli, necessarie al bambino per ricaricare il corpo e la mente. 
Ma come vanno gestite, bisogna dare un ricostituente al piccolo, farlo mangiare di più, e quando ricominciare a studiare? 
La Sipps proprio per aiutare i genitori a mettere in atto i migliori comportamenti, ha stilato una manciata di raccomandazioni.

Eccole:
Prime settimane solo per riposare. Le prime settimane di vacanza vanno dedicate interamente al riposo, il bambino ha bisogno di uno "stacco" completo dalla vita di tutti i giorni. Il modello cui attenersi è quello tipicamente vacanziero: niente impegni a orari fissi, fare una colazione abbondante e in tutta tranquillità, incontrare gli amichetti, ... insomma il dolce far niente;
Dormire. Il sonno è estremamente importante. Lasciarlo in piedi un po' più tardi la sera non deve essere un problema, però al mattino deve dormire più a lungo, niente sveglia, niente corse e magari, se ci si riesce, una pennichella dopo il pranzo.
Giocare. Il gioco è fondamentale ma senza stress, mandarlo in piscina, al campo estivo o a lezione di pianoforte per sottoporlo a un ulteriore lavoro fisico e psicologico non è raccomandabile, le attività ludiche devono essere il più semplici possibile, amate dal bambino e anche diversificate nel corso dei giorni.
A metà agosto si pensa ai compiti. A metà agosto si può ricominciare a pensare allo studio ma senza farne un problema e soprattutto senza ossessionare il piccolo ad ogni momento della giornata. Il consiglio è iniziare con una lettura. Leggere deve essere un piacere e se il bambino è abituato in una famiglia dove si maneggiano libri tutto sarà più facile. 
I libri. Prima tappa, scegliere uno dei libri suggeriti dall’insegnante oppure andare in libreria con il bambino per pescare un racconto che a lui piaccia particolarmente. Si comincia insieme, sfogliando il libro, e gradualmente si inizia con il leggere qualche riga ciascuno, poi proseguirà da solo. E’ consigliabile farsi raccontare quello che ha letto e commentarlo. 
La seconda tappa è suddividere i compiti da fare nell'arco delle settimane e bilanciare l’impegno dedicando non più di cinque giorni a settimana e non più di un’ora e mezza al giorno, quest’ultima volendo potrà essere suddivisa tra il mattino e il pomeriggio. 
Studiare giocando. Naturalmente l’organizzazione dello studio dipende molto dal tipo di vacanza scelta dalla famiglia. Studiare giocando è sempre un buon sistema per affrontare serenamente e con leggerezza i compiti. A questo proposito, mamme e papà, e qualche volta i nonni, dovranno imparare ad attrezzarsi, escogitando giochi simpatici per risolvere i problemi di matematica, ripassare le tabelline o svolgere i temi di italiano, per questi ultimi, un’idea può essere quella di raccontare in un testo una giornata tipo in vacanza, una visita al museo o in una bella città italiana, o semplicemente una passeggiata allo zoo locale, accompagnati dai genitori, oppure la passione per una particolare attività sportiva magari nata proprio quell’estate.
Seguire i bambini senza ansia. Non sostituirsi mai ai bambini nel fare i compiti ma seguirli senza ansia. Creare gruppetti di studio, in casa o in vacanza con i vecchi compagni o con i nuovi amichetti conosciuti magari sotto l’ombrellone e che hanno gli stessi problemi. E’ bello riunirli, con una buona merenda, ciascuno impegnato nel compito da svolgere. E’ un modo per condividere un impegno comune e magari darsi una mano.
Prima di tutto il benessere del bambino. La salute e il benessere del ragazzino vengono prima di tutto. La vacanza estiva è di per se un ottimo vitaminico ed energizzante. In estate è consigliabile fargli bere molta più acqua e mangiare tanta frutta, sbucciata e a pezzi grossi in modo che il piccolo si abitui a masticare molto, inoltre la frutta fresca aiuta la flora batterica intestinale mentre le fibre migliorano la regolarità dell’alvo. Sconsigliati i succhi di frutta, che vanno sostituiti ogni tanto con un buon frullato. Largo anche alle verdure (carote, pomodori, cetrioli, finocchi, lattuga, etc…), ricche di vitamine e Sali minerali che devono essere reintegrati perché i bambini sudano molto più degli adulti. Gli abiti devono essere leggeri in cotone, sempre cappello, maglietta e crema protettiva per difendere la loro pelle dai raggi solari.

di MARIAPAOLA SALMI
 http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2015/07/02/news/vacanze_estive-116623775/?ref=HRLV-23