LOGOPEDIA DISCIPLINA RIABILITATIVA

LOGOPEDIA PROFESSIONALE RIABILITATIVA
Intesa come vera e propria disciplina riabilitativa, la logopedia trae la sua
origine prevalentemente dai contributi dell'otorinolaringoiatra viennese E. Fröschel, autore, nel 1913, di un fondamentale Lehrbuch der Sprachheilkunde (Logopädie) e successivamente di opere che hanno via via approfondito la tematica logopedica sia in direzione neurologica, sia in direzione psicologica e pedagogica. 
I logopedisti sono 'sanitari' titolari di uno specifico diploma universitario, che li abilita al "trattamento preventivo e riabilitativo di pazienti con disturbo del linguaggio e della comunicazione sia di origine centrale che periferica, sia organica che funzionale, nell'età evolutiva, adulta e geriatrica" (d.m. 25 febbraio 1991). 
L'attività principale del logopedista resta l'educazione alla parola e, in linea subordinata, la correzione delle imperfezioni fonetiche di tipo esterno o periferico, quali i difetti di pronuncia (rotacismo, sigmacismo, cappacismo, lambdacismo, dislessia, tachilalia, tumultus sermonis, farfugliamento ecc.; non si occupa invece dei disturbi del linguaggio imputabili ad alterazioni corticali superiori, quali si osservano nelle forme afasiche, dei disturbi centrali della motricità, come nelle disartrie paralitiche, dei disturbi di origine traumatico-psicologica 
Per adempiere pienamente ai compiti loro assegnati, i logopedisti dovrebbero avere una preparazione addirittura decennale ed essere esperti in anatomia, fisiologia, fonetica, pedagogia, psicologia, foniatria, audiologia, musicoterapia e, soprattutto, in ortoepia. In realtà si è voluto attribuire alla logopedia un ruolo improprio e superiore alle sue reali possibilità, includendola solo nell'arte medica, mentre la correzione dei difetti di pronuncia e l'eliminazione dei disturbi del linguaggio, sia afasici sia disartrici e dislalici, rientrano nella pedagogia e nella fonetica. 
La logopedia si rivela di grandissima efficacia nella correzione delle imperfezioni esterne, periferiche, che non incidono sulla psiche, ma non può ottenere risultati sensibili e duraturi nella rieducazione dei disturbi del linguaggio di origine traumatico-psicologica. 
Deve essere autonoma rispetto alla foniatria (che studia, in ambito medico, le alterazioni della voce e alcune malattie del linguaggio di origine organica o funzionale) e deve avere una propria indipendenza. È da sottolineare il grande apporto terapeutico della psicoterapia e della psicologia, perché la maggior parte delle malattie che colpiscono l'uomo sono di natura psicosomatica e non richiedono alcun trattamento farmacologico tradizionale.


Centro Psicologico Accreditato Amamente Milano

Dott.ssa Anna La Guzza

Cell.3311842704



www.milanologopedista.it

centroamamente@gmail.com












BIBLIOGRAFIA 
a. de filippis cippone, Manuale di logopedia, Milano, Masson, 19892.m. de santis, a. ricotti, Voce e linguaggio. Compendio di foniatria e logopedia, Padova, Piccin-Nuova libraria, 1986.o. schindler, Nuovi strumenti e metodiche nella valutazione e nel trattamento dei disturbi della comunicazione, Torino, Omega, 1978.l. zerneri, Manuale di foniatria e compendio di logopedia, Torino, Omega, 1989.



Etichette:disturbi della voce, fonia, linguaggio, disturbi del linguaggio, parola,disartrie, afasie,dislalie, adulti,