L'apprendimento conservativo
Le immagini mentali, che sono alla base della concezione di sé e degli altri, sono di natura dinamica e si evolvono nel tempo anche grazie alle interazioni. È dal confronto con gli altri, inoltre, che si sviluppa il senso di identità personale.
Dopo la primissima infanzia, l'opinione degli altri diventa sempre più importante per il bambino.
Egli manifesta sensibilità rispetto a ciò che gli altri pensano di lui e alle dimostrazioni di assenso e dissenso che gli provengono dall'ambiente sociale.
Allo stesso modo matura comportamenti imitativi e affina le capacità di osservazione dei ruoli e dei comportamenti degli altri.
L'apprendimento conservativo è costituito da quattro elementi: attenzione, ritenzione, produzione e motivazione.
In primo luogo, il comportamento del potenziale modello deve essere motivato e possedere perciò un certo grado di distinguibilità è attrattiva.
In secondo luogo, esso deve essere memorizzabile.
In terzo luogo, la riproduzione motoria può aver luogo se il soggetto dispone delle capacità necessarie.
Infine, deve esserci una motivazione a riprodurre il comportamento osservato.
Una più attenta considerazione del contributo che il bambino stesso porta al processo di socializzazione, sia in termini di crescente abilità cognitive, sia per il modo di recepire l'impatto ambientale, caratterizza l'approccio cognitivo-evolutivo.
Per tutta la fase della prima infanzia il bambino gioca in modo imitativo, spesso copiando ciò che fanno le persone a lui vicine, mentre solo dopo i sette anni sviluppa le capacità di padroneggiare il gioco con delle regole queste varie competenze sociali sono viste, in una chiave di lettura centrata sulle dinamiche affettive, come frutto della relazione primaria madre-bambino come riflesso della qualità di questo legame.
La teoria dell'attaccamento sottolinea proprio l'interconnessione tra qualità dell'attaccamento e monitoraggio meta cognitivo.
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Psicologia dello sviluppo.
K.Cuccione