LE DIFFICOLTÀ DI UN BAMBINO CON DSA

LA DISLESSIA 

Una volta effettuata la diagnosi di Disturbo Specifico dell'Apprendimento e sulla base degli approfondimenti funzionali, si può progettare l'intervento
terapeutico.
Per la caratteristica natura del disturbo (un disturbo neuropsicologico che inficia l'apprendimento) e del paziente (un minore in età scolare), è sempre auspicabile un approccio multidisciplinare 
Se immaginiamo l'individuo come nodo di una rete di interazioni sociali, ci rendiamo conto che, quando si parla di bambini, per la loro condizione esistenziale di dipendenza, questa rete è anche più rigida: molte ore vengono trascorse a scuola, molte altre in famiglia su argomenti di tipo scolastico; spesso anche gli impegni extrascolastici dei ragazzi sono costituiti da attività strutturate (es. corso sportivo o di musica). 
Questi sono gli ambienti che intrecciano la rete in cui è immerso il bambino.
Risulta molto importante, quindi, che essa sia una rete che sostenga il bambino, come una rete di salvataggio e non lo intrappoli all'interno delle proprie dinamiche rigide e/o pregiudizi. 
Il bambino con DSA non è un bambino svogliato o stupido, ma un bambino che fa più fatica degli altri ad apprendere, perchè non può usare in maniera automatica le abilità scolastiche di base (lettura, scrittura, calcolo). Ma questa difficoltà lo rende un bambino difficile  un bambino, cioè, che cerca soluzioni, non sempre adatte, per superare le sue difficoltà e il suo senso di inferiorità.

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