NOTIZIE SULL'AUTISMO




Termine coniato da E.Bleuler per descrivere individui interamente assorbiti dalle proprie esperienze
interiori con conseguente perdita di ogni interesse per la realtà esterna, le cose degli altri. Il termine autismo a un impiego generico, e uno specifico riferito ai bambini e distinto dalla denominazione autismo infantile precoce.

 Caratteri dell'autismo infantile precoce. 
 Prevalentemente normale nei primi mesi di vita, il bambino autistico diventa, affettivo mostrando scarso interesse per qualsiasi stimolo sia auditivo che visivo e opponendosi a qualsiasi manifestazione di affetto. Un aspetto comune di questo quadro e il riguardo del linguaggio, mentre lo sviluppo motorio e di solito nella norma .
Banner vede nell'autismo infantile i caratteri della autoassorbimento, del inaccessibilità, della solitudine, della incapacità di mettersi rapporto; il quadro si completa con giochi altamente ripetitivi seguiti da reazioni d'ira se vengono interrotti, predilizione per i movimenti ritmici come rotolare, dondolare , sostituzione del pronome personale 
« io »con «lui» e conseguente discorso di sé in terza persona.

 Un'interpretazione psicoanalitica dell'autismo è stata tentata per la prima volta da R.A.Spritz secondo cui la carenza affettiva, insieme all'assenza di stimolazione adeguate, induce nel bambino una depressione anaclitica nonché un grave ritardo affettivo e intellettuale.

 Interpretazioni biologiche e genetiche.
 Gli studi condotti negli ultimi anni suggeriscono nel loro insieme di fattori biologici e genetici oltre che ambientali possono avere un ruolo nel determinismo della malattia studi di neuroradiologia hanno documentato alterazioni del cervelletto e del lobo frontale nonché una disfunzione diffusa dei sistemi neurotrasmettitoriali con particolare coinvolgimento dei sistemi cilindrico e seritoninergico.
 Da un punto di vista genetico gli studi familiari suggeriscono che la predisposizione genetica all'autismo può essere espressa nei parenti sani di soggetti autistici con una fenotipo più lieve.
Gli studi sui gemelli, evidenziando una maggiore concordanza tra i monozigoti rispetto ai disinvolti,suggeriscono il probabile ma non univoco interessamento della componente genetica nella malattia.



Fonte: Umberto Galimberti l'Espresso