DISLALIA: DISTURBO DELLA PRONUNCIA

DISLALIA :Disturbo della pronunzia per difetto di conformazione o di funzionamento delle
labbra, della lingua, della laringe, della faringe, del naso. È da rammentare la dislalia nasale (rinolalia di Küssmaul), dipendente da malformazioni delle fosse nasali o della faringe nasale: raccorciamento della vòlta palatina, raccorciamento del velo, esagerata ampiezza del naso-faringe. 
 La rinolalia si dice aperta o chiusa a seconda che le funzioni di cassa di risonanza esercitate dal naso sono esagerate o diminuite. Se il naso è più o meno ostruito, e perciò la respirazione avviene prevalentemente per via orale, si possono osservare diverse qualità di dislalie (labiale, dentale, palatina, linguale) a seconda che esse siano la conseguenza di malformazioni delle labbra, della lingua, del palato, di anomalie nella disposizione dei denti. La dislalia linguale può dipendere anche da atrofia della lingua (paralisi bulbare progressiva, tabe). 
A seconda che la difettosa pronunzia si verifica per le sillabe o per le lettere, si hanno le dislalie sillabiche (fra cui la balbuzie, che è però un disturbo puramente funzionale) e le dislalie litterali, come il gammacismo, il rotacismo, il lambdacismo, il sigmatismo, che consistono nell'impossibilità di pronunziare correttamente rispettivamente la g, la r, la l, la s. La dislalia consistente nella difettosa pronunzia, sostituzione o eliminazione di una consonante, si chiama blesità.
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Enciclopedia Treccani 
Gioacchino Fumarola